Le nuove forme di leadership e il leader a distanza a supporto del team

La crescente digitalizzazione e l’evoluzione di nuove forme di organizzazione aziendale sono le sfide che le imprese si trovano ad affrontare in misura sempre maggiore negli ultimi anni.

Indipendentemente dalle dimensioni aziendali, i leader ricoprono un ruolo cruciale nel guidare il cambiamento e transizioni spesso delicate – basti pensare all’avvento della pandemia e alle misure necessarie per adattarsi a una “nuova normalità”.

Dopo l’articolo sulla leadership e sul ruolo del leader, oggi ti voglio parlare delle nuove forme di leadership legate al lavoro agile.

Il tema è ampio, ma mi piacerebbe focalizzare l’attenzione su:

  • leadership a distanza
  • ruolo del team leader nello smart working
  • motivazione e fiducia nello smart working

Cosa significa leadership a distanza

Il lavoro agile si è confermato un punto di svolta nevralgico nella cultura e nell’organizzazione aziendale.

Nonostante l’espressione “lavoro agile” venga utilizzata come sinonimo di “smart working”, ci tengo a sottolineare come il modello agile sia ben più di una modalità di lavoro. È un approccio organizzativo esteso che privilegia e valorizza ogni singolo partecipante, premiando la reciprocità, la fiducia e l’autonomia del singolo.

Nei paesi stranieri (ad esempio il Nord Europa) il lavoro agile è parte integrante della vita di impresa e i modelli di leadership sono improntati alla responsabilizzazione del singolo garantendone un più sano equilibrio tra vita lavorativa e personale. È innegabile invece che in Italia questo cambiamento sia stato più lento – e, spesso, ostacolato.

Nell’ultimo periodo ho avuto modo di confrontarmi con professionisti che si lamentavano della gestione del lavoro a distanza. “Il mio capo cerca di controllare quello che faccio in tutti i modi: ricevo chiamate e messaggi agli orari più impensabili”, “Se lavoro da casa vengo trattato con circospezione”… hai già sentito qualcosa di simile, vero?

Tra le nuove forme di leadership, la leadership a distanza guida i propri collaboratori attraverso un mondo estremamente complesso con la capacità di prendere decisioni in situazioni di incertezza e costante cambiamento.

Ecco dunque cosa significa leadership a distanza: una leadership inclusiva, caratterizzata da empatia e intelligenza emotiva, che sa delegare e motivare i membri del team.

Team leader e smart working

Quali sono le caratteristiche di un team leader a distanza?
Le nuove forme di leadership si distinguono nettamente dall’approccio gerarchico e top-down proprio delle forme di leadership autocratiche.

Se il leader autocratico accentra tutte le decisioni nelle sue mani, non delega ai collaboratori e non permette che possano esprimersi nel processo decisionale, il leader a distanza fonda la propria leadership su un approccio partecipativo. Questo sarà caratterizzato da competenze digitali, skills relative all’ottimizzazione del tempo e delle risorse e, soprattutto, una forte attenzione all’individuo e al suo benessere.

Tecnologia e strumenti digitali

In un mondo agile e smart, oltre alle leadership skills proprie di una leadership partecipativa, un leader a distanza deve avere una buona padronanza della tecnologia.

Lo spazio fisico lascia posto allo spazio virtuale in cui gli strumenti digitali ricoprono un ruolo di primaria importanza e possono facilitare le relazioni all’interno del team, aumentandone l’agilità.

Il time management

Nel binomio team leader-smart working, il team leader a distanza è sensibile al time management.
Che cosa significa? Non disperdere tempo ed energie in:

  • processi difettosi o inutilmente complessi
  • meccanismi di feedback inefficaci
  • accavallamenti di mansioni
  • riunioni inutili

Una sana gestione del tempo risulta in una maggiore produttività e in un maggiore benessere del team e del suo leader.

La valorizzazione e il benessere del singolo

Il team leader a distanza valorizza il singolo e le sue competenze, facendo in modo che l’individuo sia consapevole degli obiettivi da raggiungere e sia sempre messo in condizione di potersi esprimere al massimo delle sue potenzialità.

La valorizzazione dell’individuo contribuisce al suo benessere inteso come equilibrio tra vita privata e professionale.

Prova a pensare, ad esempio, al tempo impiegato ogni giorno negli spostamenti per andare e tornare dall’ufficio: con una modalità di lavoro agile, quel tempo può essere dedicato alla famiglia, a un hobby, o a prendersi cura di sé.

Motivazione e smart working

Addentrandoci ancora nelle nuove forme di leadership, è importante sottolineare che le caratteristiche ideali di un team leader agile hanno un impatto anche sulla motivazione dei membri del team. Ne è la dimostrazione il circolo virtuoso che si crea quando un individuo si sente libero e supportato nell’esprimere la sua creatività e il suo punto di vista all’interno di un progetto.

Contemporaneamente, evitare dispersioni inutili di energie e frustrazioni causate da routine inefficienti permette di focalizzare la propria attenzione sulle mansioni da svolgere e sull’accrescimento delle proprie competenze.

Non poter condividere uno spazio fisico lavorando spalla a spalla nel lungo periodo potrebbe portare ad uno scollamento del team. Le relazioni tra i suoi membri potrebbero raffreddarsi, ridotte ad uno scambio di e-mail o ad un commento su un documento condiviso.

In questo, il team leader agile deve prendersi cura della motivazione del singolo e della “squadra”, tracciando la rotta e coinvolgendo tutti i membri nel viaggio verso la meta prefissata.

Mettere l’essere umano al centro di un’organizzazione significa anche ricordarsi di essere individui con emozioni e sensibilità uniche.

Fiducia e smart working

Arrivati a questo punto, sentirai la voce del leader autocratico chiedere: “Ma io come faccio a sapere cosa fanno i miei collaboratori? Come li controllo?”
Il leader agile, a queste parole, scuoterà amaramente la testa.

Nuovi modelli di leadership e leadership partecipative e agili si basano sulla fiducia reciproca tra collaboratore e organizzazione. La delega, come puoi immaginare, ne è una conseguenza.
Se il membro di un team è allineato con i propri collaboratori riguardo obiettivi da raggiungere e aspettative reciproche, se si sente compreso e valorizzato, lavorerà per creare valore e raggiungere gli obiettivi concordati.

In quest’ottica, il tempo deve essere impiegato per far avanzare i progetti, non per esercitare il controllo soffocando l’autonomia di ogni membro del team.

In un ambiente sano, partecipativo e non giudicante, l’empatia e la fiducia sono valori imprescindibili su cui basare una collaborazione agile e produttiva, senza mai dimenticare la dimensione umana del singolo.


Nuove forme di leadership, lavoro a distanza, team leadership e il ruolo ricoperto da motivazione e fiducia nello smart working.
In questo articolo abbiamo affrontato un tema ampio e che mi sta particolarmente a cuore. Ritengo che le implicazioni siano reali e concrete nell’organizzazione aziendale, ma soprattutto nella vita professionale e personale di ognuno.

Mettere la persona al centro non deve essere lo slogan del momento, bensì un approccio organizzativo consolidato. È necessaria la padronanza di tutti gli strumenti – economici, strutturali e umani – per poter valorizzare il singolo nella sua unicità.

I vantaggi, in termini di produttività e performance, ma anche di risparmio e ottimizzazione, sono enormi.

Ti interessa questo tema e vuoi parlarne più approfonditamente? Qui trovi il mio calendario: prenota una chiamata e sarò felice di conoscerti di persona (anche se a distanza)!

A presto,
Valentina Colombo
Pocket Manager