Il cambio di stagione porta sempre con sé dei piccoli acciacchi quasi inevitabili. A parte pochi fortunati con un sistema immunitario assolutamente efficiente, la maggior parte degli esseri umani reagisce al freddo improvviso, al vento e alla pioggia con influenza, raffreddore e dolori vari. Tutto normale fin qui, tranne quando il malcapitato di turno è un piccolo imprenditore: ogni volta che becca un malanno, la sua vita si complica in maniera esponenziale!

Ma cerchiamo di capire perché accade questo.

Il fatto è che i piccoli imprenditori sono spesso da soli nel portare avanti l’impresa e anche quando non lo sono rimangono comunque delle figure pressoché impossibili da sostituire perché loro incarnano il business stesso (per approfondire leggi l’articolo dedicato all’identità tra persona e business). Non è permessa alcuna defezione, dunque: bisogna lavorare, lavorare e lavorare, altrimenti il futuro dell’intera impresa e delle persone che da essa dipendono potrebbe essere a rischio.

Sembrerebbe quasi una cosa da nulla: una settimana di influenza che sarà mai? Eppure posso dire per esperienza diretta che non è affatto così.

Ti racconto la mia storia

Nei primi anni in cui ho lanciato la mia attività da libera professionista/piccola imprenditrice purtroppo sono stata costretta a letto per periodi abbastanza lunghi a causa di una serie di operazioni chirurgiche a cui seguiva sempre un doloroso periodo di recupero. Ecco, ogni volta perdevo almeno un mese di lavoro, con tutto ciò che questo comportava, tanto che in quel periodo ovviare a questo problema era diventato per me un chiodo fisso.

Ho subìto la prima operazione quando avevo lanciato la mia attività da meno di un anno e in quell’occasione ho letteralmente perso almeno quattro mesi buoni di lavoro. Gettati al vento completamente.

La seconda è arrivata quando la mia attività iniziava a crescere e la vicinanza di alcuni professionisti con cui collaboravo mi ha aiutata a superarla meglio, facendomi sentire meno sola. Sicuramente mi sono lasciata sfuggire delle opportunità, ma il lavoro già acquisito è rimasto al sicuro.

Alla terza operazione ero in rottura con quelli che ormai consideravo dei soci ma questo non mi ha fermata: avevo impostato il mio lavoro in maniera strategica e anche dover stare ferma per un periodo abbastanza lungo non mi ha ostacolata.

Perché ti racconto tutto questo?

Te lo racconto per farti capire che è un problema più grave e comune di quanto probabilmente tu possa pensare.

Non avere nessuno a cui delegare il tuo lavoro ti rende sì unico e inimitabile ma ti mette anche di fronte ai tuoi limiti (se non altro fisici).

Perdere dei giorni di lavoro senza avere un metodo per gestire questa assenza mette a rischio il rapporto con i clienti e con i collaboratori, sia acquisiti che potenziali; inoltre espone al rischio di non cogliere delle opportunità che potrebbero bussare alla porta dell’ufficio proprio in quei giorni.

E lo racconto anche perché ho per te una notizia buona e una cattiva. Ecco quali sono:

Sopravvivere al cambio di stagione

La buona notizia è che esiste un modo per uscire da questo pantano ed evitare di correre tutti questi rischi inutili (o imbottirsi di medicine nel tentativo di fare i supereroi). La cattiva notizia è che non si tratta di qualcosa che puoi ottenere in due giorni: il solo modo per permettere alla tua impresa di sopravvivere al cambio di stagione è strutturarla strategicamente in modo tale da permetterle di resistere anche in tua assenza: non due giorni, non due mesi, ma volendo anche due o venti anni.

Se così fosse non saresti tenuto a lavorarci dentro perché devi, perché sei schiavo del lavoro e non hai scampo, ma perché vuoi, perché desideri dare tutto te stesso per far crescere la tua creatura sana e forte. Niente cure miracolose dell’ultimo momento, dunque, ma duro lavoro per evitare che la prossima volta si ripresenti la solita situazione: insomma, al cambio di stagione tocca fare il vaccino!

Un business a prova di influenza

Se desideri rendere la tua piccola impresa “a prova di influenza” ti aspetto per spiegarti nel dettaglio come cambiare davvero il tuo approccio al business. Ti chiedo una sola cosa: non sono armata di siringhe e non nuoccio gravemente alla salute ma, se non sei fermamente determinato a dare la svolta alla tua piccola attività, rifletti bene prima di cercarmi. Il percorso che posso proporti, per quanto semplice e alla portata di tutti, richiede impegno in prima persona, dedizione e forza d’animo.

Nella speranza di trovarti in forma,

con affetto,

Valeria Pindilli

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