Settembre. Il primo di gennaio. Il primo giorno di ogni mese. Il lunedì. I solstizi e gli equinozi. Abbiamo continuamente bisogno di nuovi inizi. Di qualcosa che ci dica: “Non importa se hai fallito, ora puoi ricominciare”. -Fabrizio Caramagna
La vita di ogni persona è costellata di nuovi inizi, a ben vedere. Quella di un imprenditore a mio parere lo è ancora di più. Dice bene Caramagna quando afferma che tutti noi abbiamo continuamente bisogno di punti di partenza e di ripartenza nella nostra vita. Punto, a capo, si riparte. Questi momenti sono essenziali per scandire il tempo che passa, tirare le somme sul modo in cui quel tempo è stato speso e magari anche imparare dagli errori e ricominciare, sì… ma stavolta meglio!
Alla vera libertà, che fa paura
Per gli imprenditori, i lavoratori autonomi e i professionisti questo tema è, se così si può dire, ancora più caldo. Cambia molto la percezione che si ha del tempo quando decidere come scandirlo spetta a noi e soltanto a noi. Non esistono calendari con ferie obbligate, feriali e festivi o scadenze imposte “dal sistema” quando si lavora in proprio. Ciascuno è libero di decidere quando inizia l’anno per la propria impresa e quando invece finisce. Decidi tu quando si lavora, decidi tu quando fermarti, decidi tu quando è il momento di tirare le somme e quando invece è necessario tirare semplicemente avanti. Fa paura. La verità è che tanta libertà di fatto fa una paura cane finché non ci si abitua. Poi passa… anzi, a dire il vero, poi arrivi a non poterne più fare a meno.
A uno sguardo più attento
Non è solo una questione di gestione del tempo, a ben vedere. Quando gestisci un’impresa fai pace col fatto che la tua professione è costellata di nuovi inizi. Non si può fare a meno di ricominciare, rinnovare e rilanciare le cose. Non fai in tempo ad abituarti all’idea di aver fatto una cosa giusta che subito ecco emergere la sfida successiva. E si comincia da capo a immaginare strade, valutare rischi, progettare soluzioni e poi lanciare, sperare e fare i conti con le cose. Il risvolto della medaglia è che però, a uno sguardo più attento, anche gli errori non sono indelebili. Si può sbagliare, certo. Di mille iniziative qualcuna potrà anche non andare… molte, a dir la verità. Eppure si ha sempre l’occasione di ricominciare: imparare dagli sbagli, voltare pagina e (nel bene e nel male) trovarsi di nuovo davanti a un foglio completamente bianco.
A ogni giro di giostra
Va così, galleggiare non è un’opzione. L’unica scelta che hai è andare avanti o affondare. In un certo senso questo è il bello e il brutto di questo mestiere. Non c’è niente di più motivante di vedere realizzarsi davanti ai tuoi occhi qualcosa che hai scelto, in cui credi e che hai costruito con le tue mani. Sta qui la vera forza degli imprenditori: nella consapevolezza che, anche se nulla dura in eterno, ce l’hanno fatta una volta a costruire qualcosa e possono farcela ancora e ancora e ancora. Difficile ricordarlo, mi dirà qualcuno, in quei momenti in cui ti sembra che stia andando tutto storto. Capita sempre: ti sembra di non farcela, di aver esaurito le risorse e forse anche la fortuna. Eppure sai che basta andare avanti, che basta fare un altro passo e magari è quello giusto: proprio quello che ti permetterà di farcela… di nuovo.
Ai nuovi inizi, a settembre e a te!
Quando sei tu a decidere cosa, come, quando e perché, non esistono dei veri inizi, a ben vedere. Puoi scegliere che sia settembre, lunedì, Capodanno o il tuo compleanno: il tuo nuovo inizio cadrà esattamente nel momento in cui deciderai di ricominciare. E sarà il momento giusto, puoi scommetterci. Per lo stesso motivo non esiste una vera fine quando si tratta di fare impresa. Possono esserci iniziative andate a buon fine e altre no. Possono esserci relazioni di lavoro che durano una vita e altre meno. Puoi sbagliare, perdere soldi, amici, clienti, anche te stesso. Eppure c’è sempre un nuovo inizio dietro l’angolo. Devi solo decidere di cogliere quel momento, proprio quello che è lì, sta arrivando… e ricominciare.
Un brindisi ai nuovi inizia allora, a settembre che è arrivato e ci invita a ricominciare e a te, che stai aspettando il tuo momento: eccolo, è arrivato. Prendilo e vai!
Con affetto,
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