Col precedente articolo di questa serie (Quel mostro del marketing pt.1) abbiamo visto come un approccio “sbagliato” al marketing, eccessivamente dispendioso e poco consapevole, possa tradursi in gravi problemi di business, tra cui: spese eccessive non pareggiate dalle entrate, problemi di branding e positioning, oltre che tutta una serie di reazioni emotive che non sono sane né proficue per chi gestisce l’impresa.

 

Che fare dunque? Evitare il marketing come la peste, chiudersi negli uffici ed evitare di comunicare col mondo fino al prossimo diluvio universale? Beh, sono certa che questa soluzione, per quanto bizzarra e palesemente errata, piacerebbe tanto, ma proprio tanto, a tutta una luuunga schiera di professionisti e imprenditori che di marketing e pubbliche relazioni ne farebbero volentieri a meno. “Impossibile!” dirà qualcuno, “non posso credere che esistano dei professionisti o addirittura degli imprenditori così!”… e invece sì, non solo esistono ma rappresentano anche una bella fetta dell’imprenditoria italiana.

 

Mi rivolgo a loro, dunque, o meglio: mi rivolgo a te, professionista, artista o piccolo imprenditore che lavora in Italia. A te che hai studiato anni per diventare un esperto del tuo mestiere e che ancora oggi pensi che ci sia tanto da imparare e da migliorare. A te che alle parole preferisci i fatti, agli slogan preferisci un cliente soddisfatto. A te che metti anima e cuore in quello che fai, tanto che a volte quasi ti dispiacerebbe farti pagare per un lavoro che in realtà a te diverte perché adori fare ciò che fai…. Mi rivolgo a te e ti chiedo: “Perché?”

 

Perché continui a lavorare senza tener conto delle ore e, spesso, anche senza guadagnare il giusto per quello che fai? Perché fai fatica a dare il giusto valore al tuo lavoro o comunque non riesci a comunicarlo adeguatamente ai tuoi clienti? Perché ti blocchi ogni volta che devi scrivere un preventivo, trattieni il fiato ogni volta che devi presentare la tua attività a un piccolo pubblico e proprio non vuoi saperne di mettere il naso in quel intollerabile mondo chiamato internet?

 

Non mi fraintendere, non te lo chiedo perché penso che tu stia sbagliando o che tu debba in qualche modo omologarti agli altri e usare gli stessi mezzi per arrivare allo stesso tipo di pubblico. In realtà personalmente penso tutt’altro: credo che ogni impresa debba trovare il proprio modo per raggiungere il suo pubblico nella maniera che più si confà all’attività in oggetto (e se ciò non prevede l’uso di internet, ben venga!). Credo anche però, fortemente, che tu come tanti altri piccoli imprenditori, professionisti, artisti e artigiani, abbia dedicato la vita a fare ciò che ami e che probabilmente ciò ti abbia portato a sviluppare una maestria decisamente fuori dal comune. Se così fosse, sarebbe un peccato mortale non valorizzare ciò che sai e ciò che fai:

 

-andrebbe a discapito tuo, che non guadagnando adeguatamente dal tuo lavoro un giorno potresti anche arrivare a pensare di lasciarlo;

 

-andrebbe a discapito dei tuoi clienti potenziali, che non sapendo che tu esisti (se non ti esponi con la comunicazione e il marketing, gli altri come fanno a vederti?) potrebbero decidere di rivolgersi ad altri professionisti, magari meno bravi e preparati di te;

 

-andrebbe a discapito anche dei tuoi clienti attuali, che non riusciranno mai a percepire adeguatamente il valore del lavoro che fai, dei servizi che eroghi o dei prodotti che crei, se non sei tu a spiegarglielo;

 

Tutto questo perché? Perché non sai come comunicare? Non l’hai mai fatto? Temi di non essere bravo a farlo? Costa troppo? O forse non ti senti, in fondo in fondo, un professionista abbastanza bravo per poterti vendere in un certo modo?

 

Non so quale sia il motivo e non posso nemmeno dirti se il motivo che tu credi ti freni sia reale (o se invece sotto sotto si nasconda qualcos’altro), non conosco il tuo caso specifico. Quello che posso dirti è che nel 99,9% dei casi, tutte queste e molte altre sono solo scuse.

 

Ogni momento che aspetti per iniziare a valorizzare e comunicare il tuo lavoro, non solo non procedi verso quella che probabilmente potrebbe portare a una rapida, bella e soddisfacente crescita di carriera ma anzi, continuando a temporeggiare, in realtà stai perdendo molto in questo esatto istante!

 

Stai perdendo:

Opportunità di lavoro;

Soldi (che non spendi ma che nemmeno guadagnerai);

Occasioni per iniziare a provare, testare, sperimentare e migliorare;

Conoscenza e informazioni che potresti acquisire solo provando e (perché no?) anche sbagliando;

Tempo prezioso, che non tornerà indietro;

Valore che il tuo nome potrebbe acquisire nel tempo se comunicato bene e che invece si perde ogni qualvolta non viene diffuso correttamente;

 

Andrebbe tutto bene, naturalmente, anche se tu non dovessi scegliere di dar valore e comunicare ciò che sei e ciò che fai… ma potrebbe succedere che un giorno nel tuo mercato le condizioni cambino: l’avvento di una nuova tecnologia, l’ingresso di un nuovo concorrente che sbaraglia il mercato o semplicemente un cambio di mode o di esigenze… basterebbe poco. A quel punto tu potresti non avere più la forza, i mezzi o la voglia per ricominciare, per rincorrere le cose che cambiano e recuperare in corsa quello che non hai fatto prima. Non te lo dico per essere catastrofista ma perché questa è la storia di tante e tante imprese che oggi si trovano in affanno o purtroppo hanno chiuso perché ieri non hanno trovato un loro modo per fare “marketing” nel modo giuso, “marketing” per quello che realmente significa: semplicemente comunicare, andando continuamente (“*-ing”) incontro al proprio mercato (“market”).

 

Come fare allora? Non so dirtelo, purtroppo non esiste una formula magica che vada bene per tutti. Quello che posso dirti però per certo, è che esiste il TUO modo di comunicare, quello adatto a te, che ti racconta nel modo giusto, usando gli strumenti e le modalità adatte, che non snatura il tuo nome/prodotto/servizio, che non costa più di quanto puoi spendere e che ti porta esattamente le persone con cui desideri lavorare, non altre. Basta solo trovarlo, e per trovarlo, basta solo cercarlo. Ti chiedo di fidarti di me su questo: inizia. Se anche dovessi sbagliare, saresti comunque più avanti del punto in cui ti troveresti se non partissi mai e se hai bisogno di una mano, una guida, un consiglio o anche solo una spalla… io sono qui 🙂

 

Con affetto,

Valeria Pindilli

Pocket Manager