Ok, parliamo di quella cosa che commettono tutti ma che nessuno si concede di fare: gli errori.

Se mi segui da un po’ sai ormai che non mi spaventa toccare argomenti delicati, quelli a cui tutti pensano ma che pochi ammettono. Anzi, trovo che sia importante parlarne, un po’ per esorcizzarne il taboo e un po’ per dare voce a quelle persone che vorrebbero dire la loro ma non hanno modo di farlo.

Errori, dunque: quelle cose che ci insegnano fin da piccoli a non fare e che se già non sono ammessi nella vita quotidiana di chiunque, in quella di un imprenditore sono considerati dei veri e propri anatemi (una via di mezzo tra una maledizione e qualcosa per cui essere condannati in eterno, senza possibilità di redenzione).

Non ci è concesso di fare tesoro degli errori, per una serie di motivi che non riuscirei anche solo a finire di elencare in un articolo.

Ti invito però a farlo nei commenti: perché “non si può sbagliare”? Dimmi la tua!

Alla ricerca della perfezione perduta

Siamo abituati a credere che ogni nostro piccolo difetto non passi inosservato agli occhi degli altri, soprattutto sotto la lente d’ingrandimento dei social, che tutto vedono e tutto ricordano. Temiamo così tanto che qualcuno possa notare le nostre imperfezioni da imporre a noi stessi di non averne e passiamo spesso le giornate a chiederci più del massimo, per non incorrere in un possibile giudizio negativo altrui. Eppure, non ci rendiamo conto che così facendo ci stiamo accomodando al banco degli imputati senza alcun legale difensore, di fronte al giudice più severo e a volte crudele che possiamo immaginare: noi stessi.

Al bando ogni errore, dunque: bisogna essere perfetti. Non è così?!

Non solo siamo pronti a sacrificare un mucchio di cose importanti a questo scopo – prima tra tutte la salute – e poi? E poi può capitare di inciampare, di commettere uno sbaglio che proprio non si riesce ad evitare, e a quel punto è finita.

Non importa che gli altri ci perdonino o addirittura ci giustifichino, saremo noi per primi a non accettare di aver sbagliato perché avremo deluso le aspettative per cui eravamo pronti a fare tanti sacrifici. Oppure può anche andare tutto liscio e con buona grazia della Dea bendata possiamo arrivare sani e salvi alla fine del percorso e tirare un sospiro di sollievo: non avremo commesso errori, anche se avremo lasciato terra bruciata dietro di noi nell’ansia di non compierne.

Sbagliare serve a migliorare

A cosa porta tutto questo? Cosa resta?

De André cantava: “…dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.

È inutile e dannoso ricercare la perfezione: spesso gli ideali che abbiamo in mente sono inarrivabili e, anche se lo fossero, di fatto non porterebbero a nulla di buono perché raggiungerli richiederebbe un sacrificio troppo grande, almeno secondo me.

Sbagliare serve, o meglio: sbagliare è vitale, nella vita come nel business, perché è dal letame che nascono i fiori, non dai diamanti.

Non c’è nutrimento in una pietra, per quanto perfetta. Le situazioni spiacevoli, gli errori, i momenti brutti della vita servono perché sono nutrimento per l’anima e concime per le idee. Non esistono rivoluzioni che non seguano una crisi e, allo stesso modo, non si può migliorare senza sbagliare.

Ti lancio un appello, dunque, e nel farlo lo ricordo anche a me stessa: concediti di sbagliare, caro imprenditore!

Inutile e dannoso provare a non farlo. Rinunciando ai tuoi errori, di fatto, rinunci al tuo patrimonio più grande, quello che nessuno ti potrà mai portare via: informazioni rare e preziose che, messe in fila e collegate tra loro, vanno a formare la tua esperienza. Trova piuttosto un modo per trarre il massimo nutrimento dai tuoi errori, per sfruttarli a pieno come concime, invece di snobbarli perché hanno un cattivo odore.

Fare tesoro degli errori

Avere una strategia nel business serve anche e soprattutto a questo: la chiave del successo è far tesoro degli errori creando, di volta in volta, un metodo per perfezionare il proprio modo di fare business. Già, perché non si arriva in vetta con un balzo, occorre fare una lunga serie di piccoli passi e procedere per tappe. A seconda di come la vedi, gli errori possono essere speroni rocciosi che fanno male alle caviglie o appigli importantissimi per poter procedere in modo sicuro e spedito lungo la scalata.

Ti auguro di fare degli ottimi errori, dunque, e ti invito a contattarmi se avrai voglia di trovare per il tuo business una strategia che faccia di un mucchio di letame un vero e proprio tesoro!

Con affetto,
Valeria Pindilli
Pocket Manager