Ti è mai capitato di aver fatto un programma perfetto di tutte le cose da fare, incastrandole con le pause, solo per guardarlo in modo frustrato o con i sensi di colpa per non averlo rispettato a fine giornata?

Beh, ora ti racconto la mia esperienza sulla gestione dell’energia personale e ti spiego come evitare di disperderla in modo inconsapevole. In questo articolo vorrei condividere con te quello che ho imparato, affinché tu possa trovare il giusto sprint per realizzare i tuoi progetti imprenditoriali.

 

La mia situazione di partenza

Conosco molto bene la sensazione di frustrazione che si prova quando non si portano a termine i programmi della giornata lavorativa, oltretutto senza capirne la motivazione. Ora ti spiego meglio.

Fino a qualche tempo fa programmavo accuratamente le cose da fare in ogni minimo dettaglio e, se avessi seguito fino alla virgola tutti i miei progetti, avrei fatto certamente un sacco di progressi in poco tempo. Ma, in qualche modo inspiegabile, nel pomeriggio mi mancava spesso quel pizzico di motivazione ed entusiasmo in più per completare quei compiti che in altri momenti si sarebbero conclusi quasi da soli, senza tanto sforzo. Anche un caffè risolveva ben poco quando arrivavo a questo punto. Eppure, le pause non mancavano!

Per una startupper come me questa situazione di partenza era veramente un gran dilemma. I manager e i liberi professionisti che si trovano nella mia stessa situazione sanno bene che, per far partire una startup, ci vogliono proprio tanta, tanta motivazione, disciplina ed entusiasmo!

Non capivo bene da cosa dipendesse fino al giorno in cui una mia collega di studi mi ha invitato a fare un esperimento riguardo al mio “energy management”. E in quel momento mi sono resa conto ciò che mi mancava…

Mancava l’energia continuativa di fare le cose necessarie per far partire la mia startup e farla diventare un successo.

Fino a quel punto avevo sempre pensato di essere una di quelle persone che di natura non sono piene d’energia e vivacità ma, parlando più a fondo con la mia collega, mi resi conto che, in realtà, l’energia non mi mancava affatto… piuttosto era il modo di gestire questa importantissima risorsa che non riuscivo a ottimizzare.

Ed ecco arrivata la nuova consapevolezza: per lavorare con la massima efficacia, non mi bastava più saper gestire il mio tempo ma avrei dovuto imparare a dosare anche i miei livelli di energia!

Ora tuffiamoci insieme nel “How To” per capire cosa ho imparato dopo questa lezione!

 

Come gestire l’energia personale

Per gestire in maniera ottimale la tua energia personale dovresti considerare due aspetti importanti:

  • Il primo aspetto è l’individuazione dei momenti della giornata in cui hai più carica di energia e come puoi sfruttarli al meglio;
  • Il secondo, invece, è l’identificazione dei cosiddetti “energy gainers”, cioè le cose che ti ricaricano di energia e gli “energy zappers” cioè situazioni e abitudini che succhiano la tua energia.

Ma analizziamoli nel dettaglio per capire meglio!

 

Individua i momenti energetici

Iniziamo con il primo aspetto da considerare nella gestione dell’energia personale, ovvero i momenti della giornata in cui hai più energia a disposizione. Questi momenti sono molto personali e dipende in parte anche dai ritmi biologici del tuo corpo.

Può darsi che li conosci già ma, se non fosse così, cerca di rispondere alle seguenti domande:

  • In quali momenti della giornata svolgi più facilmente le cose da fare, soprattutto quelle che richiedono concentrazione e sforzo mentale?
  • In quali momenti della giornata ti senti più leggero e meno appesantito?
  • Ti senti pieno d’energia la mattina o diventi più attivo in serata e potresti andare avanti a lavorare fino a tarda notte?
  • Quando ti vengono in mente le idee più creative?

Le risposte a queste domande indicheranno le ore più “cariche” di energia nella tua giornata.

Programma il più possibile in quei momenti, i cosiddetti MIT (Most Important Tasks), cioè porta a termine i lavori e gli impegni più importanti o quelli che richiedono più energia mentale e/o fisica. Ti accorgerai di lavorare in modo più efficace e, probabilmente, ci metterai molto meno tempo per completarli.

 

Calcola la tua spesa di energia personale

Il secondo aspetto da considerare nella gestione dell’energia personale si focalizza sull’individuazione delle cose, delle situazioni o delle abitudini con le quali perdi o guadagni energia. Nello stesso modo in cui spendi il tuo tempo o i tuoi soldi in modo utile, gratificante e produttivo, così fai anche con la tua “spesa di energia”.

L’obiettivo è diventare consapevole su come spendi la tua energia, affinché tu possa usare questa risorsa limitata in modo ottimale per realizzare quello che desideri. Il vero problema, infatti, si pone quando la tua energia viene succhiata senza saperlo in aree di bassa priorità.

Scopriamo insieme quali sono per imparare a individuarle!

 

Energy zappers: conoscerli per evitarli

Per capire meglio cosa sono gli “energy zappers” ti faccio qualche esempio.

(La lista e gli esempi sono tratti da un worksheet di Janet Hudson, XCEL Quest Coaching & Consulting).

  • I “portali di loop aperti”:
    • Email aperte e lette ma non risposte;
    • Situazioni irrisolte con famiglia, amici, colleghi di lavoro, ecc.;
    • To-dos ignorati.
  • Decision fatigue” cioè la fatica per le decisioni da prendere:
    • Quali vestiti indossare;
    • Che cosa, quando, dove e quanto mangiare?
    • Eventi ai quali partecipare oppure no.
  • Frustrazione per il disordine:
    • Nello spazio in cui vivi;
    • Sulla tua scrivania;
    • Nell’archivio di file del computer, cioè il disordine digitale.
  • Abitudini di social media (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, ecc.):
    • Tempo passato sui social media;
    • Emozioni che suscitano;
    • Opportunità verso il prezzo da pagare;
    • Distrazioni da continue notifiche.
  • Fonti di connessione costante:
    • messaggi;
    • notifiche riguardo email e messaggi ricevuti, Facebook, ecc.
    • Alerts– suoni, messaggi, banner, ecc.

 

Tutte queste cose succhiano in modo subdolo la tua energia. E ora hai capito quali sono i tuoi “energy zappers”? Osserva le tue giornate e individua quali sono esattamente e poi minimizzali nella tua vita il più possibile. Sarai sorpreso di quanta energia avrai a disposizione con questo semplice gesto e d’ora in poi potrai gestirla per le cose più importanti. Infine, trova cose, situazioni, abitudini e persone che ti ricaricano di energia e scopri quelle che ti generano entusiasmo, motivazione e serenità interiore!

 

Clutter mentale come soluzione

Dopo aver tappato i buchi da dove prima usciva l’energia, senza neanche accorgertene e attingendo dalle tue fonti personali, ti ritroverai con un nuovo modo di vivere che non vorrai più abbandonare.

Per concludere con la mia esperienza, ti confesso che sono rimasta molto sorpresa di come il semplice gesto di togliere le notifiche e i banner dei social media dal mio smartphone mi ha liberato di questo continuo “clutter mentale” di cui prima non mi rendevo neanche conto. Inoltre, il fatto di spegnere la connessione dati sul mio cellulare, in certi orari della giornata, ha creato uno spazio mentale e di energia non indifferente.

Non ci sono limiti. Scatena la tua creatività! A volte bastano pochi accorgimenti per trovare molta più energia che apparirà all’improvviso! E tu, cosa pensi di modificare, aggiungere o togliere nella tua vita quotidiana per operare al massimo livello energetico?

Condividi la tua esperienza nei commenti! 🙂